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Altarino S. Agata

 

" Il povero popolo pregava ... colle lacrime agli occhi,
sperando che la Carità del cielo si movesse a compassione.
Una porzione di esso ... tolse i simulacri dalle Chiese e
processionalmente portarli sino ai soliti altarelli;
quest'atto di pietà fu ripetuto tutti i giorni durante
l'eruzione, e perciò vedevasi un S. Antonio di Padova,
un S. Antonio Abate, un S. Giuseppe, un'Immacolata
e una piccola S. Agata, i quali percorrevano quella via
portati a spalla dagl'infelici disgraziati nicolositi... "


G.B. da Nicolosi in L'Etna scientifico-storico.

altarino S.Agata

 

Il Cardinale G.B. Dusmet, sin dal 20 maggio, onde evitare pericoli a causa di ulteriori crolli, come nel 1883, nella Chiesa Madre, fece allestire all'aperto una

altarino S.Agata1

cappella di legno col SS Sacramento, e fu egli stesso che il 24 maggio, poiché la lava continuava a scendere in modo sempre più minaccioso, portò da Catania la reliquia col Velo di S. Agata ed in pellegrinaggio lo condusse a poca distanza dal fronte lavico:

altarino S.Agata2

" ... poi Monsignore a voce alta recitò la seguente preghiera:
O gloriosa Vergine e Martire S. Agata ...
invocate dal cielo pietà verso noi
minacciati da tanto flagello;
stendete il vostro braccio,
impedite che la lava prolunghi
il suo corso e fate che cessi
l'eruzione che minaccia
questo lembo della vostra diocesi ... "

da G. Amadio in Il Cardinale Dusmet

Ricordiamo che Nicolosi il 30 maggio fu sgombrato perché la lava aveva ormai lambito le prime case: il rientro degli abitanti avvenne il 13 giugno e, come aveva promesso di fare il Cardinale Dusmet raccolse fondi presso la Chiesa di Catania per far erigere una cappellina.

Pur modesta essa ha un aspetto architettonico ben diverso dagli altarini che la gente era solita innalzare in segno di ringraziamento e sulla facciata campeggia la scritta: DIVAE AGATHAE SERVATRICI.

Come risulta dalla fotografia dei primi del 900 la cappella era a livello della strada ma, quando in epoca fascista fu realizzata la provinciale per l'Etna, si rese necessario lo spianamento del terreno circostante.

La cappella non venne toccata ma si provvide a realizzare una scalinata d'accesso con l'utilizzo di pietra lavica.

Nel 1989 nello spazio laterale è stata posta una statua bronzea, opera dello scultore Gibbino che raffigura il Card. Dusmet il quale volle la realizzazione della cappellina come disse egli stesso ai nicolositi il giorno del rientro, parlando dalla panchina del Casino dei Civili: " Io sono con Nicolosi ... io mi affretterò di illustrare alzandovi acconcia cappellina".